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Bobbie Oberholtzer e Annette Schnee

Tony Sale / Posted on / Comments off

Un caso interessante risolto grazie al test del DNA a febbraio 2021 dopo 39 anni dal duplice omicidio.

Barbara “Bobbie Jo” Oberholtzer, 29 anni, e Annette Schnee, 21 anni, lavoravano entrambe a Breckenridge, Colorado Stati Uniti quando sono scomparse il 6 gennaio 1982. Potevano essersi viste in giro per la città ma non avevano alcun legame apparente. Ma nelle ore pomeridiane e serali di quel giorno, scomparvero. Entrambe erano abituate a fare l’autostop per spostarsi. Un destino orrendo lega le due donne per sempre…

LA STORIA

Quando Bobbie Oberholtzer, 29 anni, salì sull’auto del suo assassino, era la seconda volta che faceva l’autostop quel giorno. Bobbie lavorava a Breckenridge, una famosa località sciistica del Colorado. La temperatura a gennaio è abitualmente sotto gli zero gradi centigradi, quindi coloro che vivevano nelle città vicine avrebbero trovato sicuramente qualche passaggio dalle molte macchine dirette alle piste da sci.

Quella sera c’era una temperatura di -29 gradi ottima per gli sciatori ma terribile per chi ha intenzione di spostarsi in città senza un veicolo. Ciò che successe quel terribile giorno del 6 gennaio 1982 cambiò per sempre la vita di molte persone.

Quella sera Bobbie Oberholtzer telefonò a suo marito Jeff poco dopo le sei per informarlo che sarebbe andata a bere qualcosa dopo il lavoro e che avrebbe trovato un passaggio per tornare a casa. Aveva programmato di tornare di lì a poco. Quando il marito non la vide arrivare a tarda sera, telefonò ai suoi amici, che gli dissero che Bobbie se n’era andata poco prima delle 20:00. Qualcuno la vide chiedere un passaggio vicino a un minimarket, a 30 metri dal pub.

Jeff era sempre più preoccupato, non aveva chiuso occhio quella notte, la mattina dopo, un allevatore della zona lo chiamò per informarlo di aver trovato la patente di Bobbie nella sua proprietà. Jeff, in preda al panico e confuso, si affrettò a raggiungere la zona in macchina e mentre percorreva l’autostrada notò lo zaino di Bobbie abbandonato in un campo.

Accostò la macchina e scese mettendosi a correre in direzione dello zaino, lungo il percorso trovò macchie rosse sparse sul terreno, dei fazzoletti e dei guanti intrisi di sangue. Li riconobbe, erano di Bobbie. Jeff era in preda alla disperazione.
Il contenuto del portafoglio della donna fu trovato in seguito sparso lungo l’autostrada.

La stessa sera in cui Bobbie andò a bere qualcosa con i suoi amici di lavoro, la 21enne Annette Schnee si recò in una vicina farmacia a Breckenridge per comprare una medicina. Era con un’altra giovane donna, che secondo le successive testimonianze raccolte dagli investigatori: “sembrava che fosse stata accampata per alcuni giorni”.
Date le temperature sotto lo zero in quel periodo dell’anno, questo sembrò molto strano e non convinse la polizia. Annette fu sentita ricordare alla donna di comprare le sigarette. Quella fu l’ultima volta che qualcuno la vide viva.

Nonostante l’identikit di quella donna fosse stato pubblicato sui giornali, nessuno riuscì mai a identificarla. Annette avrebbe dovuto entrare al lavoro alle 20:00 al bar Flip Side di Breckenridge. Il suo piano, secondo coloro che hanno tentato di ricostruire gli ultimi momenti della sua vita, era di tornare a casa in autostop nella vicina Frisco, ritirare la sua uniforme di lavoro e poi tornare in città.

Annette non si presentò al lavoro e nessuno l’ha mai più vista viva.

La scomparsa delle due donne la stessa sera in un paese con meno di mille abitanti, legherà i loro destini in modo indissolubile. Gli investigatori collegarono da subito la sparizione di Bobbie e Annette ad una persona. Il pomeriggio successivo, poche ore dopo che Jeff trovò gli oggetti di sua moglie sporchi di sangue, il corpo di Bobbie Oberholtzer venne scoperto 16 km a sud di Breckenridge da uno sciatore di fondo. La donna si trovava a faccia in su, sei metri sotto un terrapieno di neve sul lato dell’autostrada.

Aveva una ferita d’arma da fuoco nel petto, il colpo era stato sparato da distanza ravvicinata. Indossava una fascetta di plastica intorno a un polso; il che faceva pensare che la donna avesse tentato la fuga dopo che il suo assassino aveva provato a immobilizzarla. Il suo posizionamento lungo il lato dell’argine e le impronte sulla neve indicavano che c’era stata una violenta colluttazione tra Bobbie e il suo assassino.

Il grosso portachiavi a forma di uncino della donna fu trovato a 90 metri dal suo corpo in un parcheggio in cima all’Hoosier Pass. Era stato suo marito a consigliarle di portarselo dietro in caso di necessità. È probabile che la donna abbia tentato di usarlo per difendersi dall’aggressione. Una cosa strana che fu trovata accanto al cadavere della donna era un oggetto che non apparteneva a Bobbie: un calzino arancione. Quasi sei mesi dopo, in una remota valle di montagna 32 km a sud di Breckenridge, un bambino di nove anni mentre stava pescando, fece una scoperta agghiacciante:

il corpo congelato di Annette Schnee. Il cadavere era in una zona isolata a cinque chilometri dall’autostrada più vicina, motivo per cui non fu scoperto per sei mesi.

Presentava un foro di proiettile che era entrato e uscito attraverso la schiena e il petto; nessun proiettile fu infatti mai recuperato. Annette era spettinata, ma completamente vestita. Aveva entrambe le scarpe, aveva indosso dei calzini. Uno a strisce marroni e blu all’altezza del ginocchio era sul suo piede destro, mentre il suo piede sinistro indossava un calzino arancione. Agli investigatori non ci volle molto a capire che il calzino mancante era quello trovato accanto al cadavere di Bobbie Oberholtzer.

Il collegamento era chiaro. Se prima non erano certi che lo stesso assassino fosse responsabile della morte di entrambe le donne, questo confermava che le loro supposizioni erano giuste.
Da quel momento in poi, questo caso fu ribattezzato dai media: gli omicidi del calzino arancione. Lo zaino di Annette fu recuperato lungo il tratto di strada tra Breckenridge e il luogo dove fu ritrovato il corpo di Bobbie Oberholtzer.

La polizia ipotizzò che l’assassino avesse ucciso Annette Schnee qualche ora prima di rapire l’altra ragazza e che avesse tentato di sbarazzarsi degli indumenti di Annette nel lasso di tempo intercorso tra un omicidio e l’altro. Si suppone che il calzino arancione fu inavvertitamente fatto cadere dalla macchina dal killer. Questo ha permesso il suo ritrovamento lungo l’argine accanto al corpo di Bobbie.

Lo zaino di Annette conteneva una serie di indizi interessanti. Tra gli oggetti ritrovati all’interno c’era la fotografia di un uomo tra i 20 e i 30 anni. Nell’immagine l’uomo appariva come incorniciato da un muro bianco e la sua posizione era centrata. Lo sguardo era rivolto verso l’obiettivo. Sembrava fosse una foto segnaletica o qualcosa di simile. Nessuno della famiglia o degli amici di Annette aveva mai visto prima quell’uomo.

Nonostante una ricerca durata molti anni, gli investigatori non sono mai stati in grado di identificarlo. Incredibilmente, il portafoglio di Annette conteneva il biglietto da visita di Jeff Oberholtzer, il marito di Bobbie. Una strana quanto sorprendente coincidenza.

Da quel momento, l’uomo divenne subito il principale sospettato degli omicidi. Jeff Oberholtzer dichiarò agli investigatori di aver dato un passaggio ad Annette mentre faceva l’autostop alcuni mesi prima che lei e sua moglie fossero uccise e le aveva dato il suo biglietto da visita. Un punto a favore di Jeff era che aveva fornito volontariamente queste informazioni alla polizia sei mesi prima, dopo che lo avevano interrogato in seguito alla scomparsa di sua moglie.

Inizialmente l’uomo affermò di non conoscere affatto Annette, ma pochi giorni dopo, vedendo la sua fotografia, disse alla polizia di averla effettivamente riconosciuta come quella donna a cui aveva dato un passaggio.

Le aveva dato il biglietto da visita della sua attività di riparazione di elettrodomestici dopo che lei gli aveva accennato alla necessità di riparare qualcosa. Quindi, la polizia era a conoscenza di questo collegamento tra Jeff e Annette prima che il biglietto da visita fosse rinvenuto nel portafoglio della ragazza.

Nonostante questo, l’uomo restava al centro delle indagini. Va detto che Jeff superò un test della macchina della verità, ma nessuno confermò il suo alibi per quella notte. Jeff disse di essere stato a casa sua con un amico mentre aspettava che Bobbie tornasse a casa, ma il suo amico al momento delle indagini era andato a vivere in un altro stato e non potè essere rintracciato fino a dicembre 1990, quasi nove anni dopo l’omicidio. L’uomo ha poi confermato di aver trascorso un po’ di tempo a casa di Oberholtzer quella sera, ma l’orario non coincideva con quell fornito da Jeff.

I SOSPETTATI

Nei nove anni successivi agli omicidi, fu introdotta il test dell’impronta genetica, in grado di eseguire l’analisi del DNA da qualsiasi tipo di traccia biologica. Ora gli investigatori avevano un’arma in più per risolvere il caso. Improvvisamente, campioni di sangue vecchi di anni, come quelli trovati sui tessuti e sul guanto di Bobbie, poterono essere analizzati in modo affidabile per accusare o escludere sospetti. Le analisi dimostrarono che il sangue apparteneva a un uomo; mentre in precedenza si pensava che fosse di Bobbie, data la natura violenta della sua morte. Il test del DNA ha anche escluso definitivamente Jeff Oberholtzer dalla lista dei sospettati.

Anche un altro indiziato è stato scagionato grazie al test del DNA negli anni ’90, nonostante avesse confessato le uccisioni. Thomas Edward Luther caricò una giovane autostoppista il mese dopo gli omicidi di Oberholtzer e Schnee e tentò di abusare di lei sessualmente. Fu accusato di questo crimine e mentre stava scontando la sua condanna in carcere, si vantò con un detenuto di essere stato l’assassino di Annette e Bobbie. Sulla base di queste affermazioni, la polizia sottopose l’uomo a diversi test della macchina della verità, che l’uomo non superò. I test del DNA fatti in seguito lo hanno completamente scagionato. Tuttavia, Luther è stato successivamente collegato e accusato di un altro omicidio e attualmente sta scontando una condanna a 48 anni.

Un altro sospettato si chiamava Tracy Petrocelli, l’uomo aveva ucciso la sua fidanzata nel 1981 e compiuto molti crimini in vari stati americani. Si scoprì che aveva lavorato presso l’Holiday Inn a Frisco, lo stesso posto dove lavorava Annette. Tuttavia, anche il suo DNA non corrispondeva a quello trovato nelle scene del crimine. Fu dunque prosciolto da tutte le accuse. Ma allora chi è stato ad assassinare Annette e Bobbie?

Sono passati molti anni e sebbene molti sospettati siano stati interrogati, sottoposti all’esame del DNA e scagionati dalle accuse nel corso degli anni ’90, la polizia aveva in mano un pugno di mosche. Gli investigatori erano alla disperata ricerca di qualsiasi cosa e nel 2006, a più di 24 anni dagli omicidi, l’aiuto è arrivato da una fonte improbabile. Uno show televisivo dal titolo Sensing Murder di Discovery Channel ha deciso di occuparsi del caso, portandolo all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale. La serie televisiva prevedeva che due sensitivi si occupassero di un caso cercando di trovare informazioni utili alla sua soluzione. La coppia è stata intervistata separatamente senza che gli venisse fornita alcuna informazione iniziale sugli omicidi.

Entrambi sembra che abbiano fornito lo stesso nome come sospettato, descrizioni simili del veicolo che ha dato il passaggio alle donne e tutti e due hanno ipotizzato che Annette Schnee sia stata assassinata in un luogo diverso da quello in cui è stato trovato il suo corpo. Una task force di investigatori, sulla base di queste nuove informazioni, ha verificato le dichiarazioni dei due sensitivi, senza però arrivare alla soluzione. Tuttavia, la messa in onda del programma ha gettato una nuova luce sul caso e portato a un rinnovato interesse del pubblico.

L’anno successivo, i delitti di Bobbie e Annette hanno attirato l’attenzione della stampa dopo che un investigatore privato, PI Charlie McCormick, ha fatto appello al pubblico per avere nuove informazioni. “Credo sia ragionevole concludere che l’uomo (o gli uomini) responsabili dell’uccisione brutale e insensata di Bobbie Jo e Annette in quella orribile notte fredda non sia andato in seminario il giorno successivo”, McCormick ha detto. McCormick lavorava al caso da più di vent’anni e nel corso del tempo aveva raccolto ed esaminato molti indizi.

LA SVOLTA

Anche lui, come quelli prima di lui, era finito in un vicolo cieco. “Molto probabilmente, (l’assassino) si è reso responsabile di altri atti criminali violenti ed è stato arrestato o è morto” Come si dice in questi casi, gli investigatori brancolavano nel buio, ma il 24 febbraio del 2021 è arrivata la soluzione del caso.

Dopo tante indagini, analisi, interrogatori, test della verità e 39 anni di attesa, il settantenne Alan Lee Phillips viene arrestato con l’accusa di essere l’autore materiale dei due omicidi. L’uomo dovrà rispondere di rapimento e aggressione con un’arma mortale e in questo momento si trova in carcere senza cauzione. Il DNA di Alan Lee Philips è stato trovato in tutte le scene del crimine, è lui l’uomo che ha ucciso Bobbie e Annette, al di là di ogni ragionevole dubbio. Da segnalare che la notte del 6 gennaio 1982, Alan Phillips restò intrappolato nel suo veicolo a Guanella Pass nelle Montagne Rocciose del Colorado centrale.

Aveva con sé una coperta d’emergenza, vestiti e una torcia che usò per lanciare un SOS in codice morse. Lo sceriffo della contea di Jefferson, Harold Bray si trovava a bordo di un volo commerciale; riconobbe l’SOS e allertò l’equipaggio di volo, che a sua volta informò l’ufficio dello sceriffo della contea di Clear Creek. Presto, il capo dei vigili del fuoco Dave Montoya andò in soccorso di Allan Phillips. Ma quello che i suoi soccorritori non potevano sapere quella notte di 40 anni fa era che l’uomo a cui stavano prestando soccorso aveva ucciso due donne quella notte.

Per il caso Oberholtzer e Schnee, gli investigatori hanno lavorato con la United Data Connect, una società fondata dall’ex procuratore distrettuale di Denver Mitch Morrissey, specializzata nella ricerca sulla genealogia genetica. Detectives e United Data Connect hanno iniziato a lavorare al caso di Bobbie e Annette nel 2020. Alan Lee Philips è sospettato di aver commesso altri crimini in tutto il Colorado. Purtroppo, il fratello di Bobbie, Kelly, e il padre, Thomas, nel frattempo sono morti.
Jackie Vucas Walker, la figlia di Bobbie ha dichiarato pubblicamente: “Io, la figlia di Bobbi Jo Oberholtzer, vorrei ringraziare sia Charlie McCormick che Richard Eaton per non aver mai rinunciato a risolvere il caso di mia madre.

Quando guardo negli occhi blu di mia figlia, che sono veramente belli come quelli di mia madre, vedo lei. Vivo con un mostro nella mia mente da quando avevo 11 anni, e ora posso riposare sapendo che giustizia è fatta “. La madre di Annette Schnee, che ha aspettato decenni per avere una risposta sulla morte di sua figlia, ha confessato in un’intervista:
“Sai, pensavo che non avrebbero mai trovato il colpevole”. La donna, ormai 88enne ha aggiunto: “Pensavo che forse me ne sarei andata prima della soluzione del caso. Quindi adesso – sono pronta ad andare quando sarà il mio momento.”